Lacrime, sudore, sangue. Lo chiese Winston Churchill agli inglesi di fronte alla guerra mondiale. L’ha chiesto nel 2011 Giulio Tremontiagli italiani, di fronte alla crisi economica. Ma, a differenza del primo ministro britannico, ha dimenticato di dire che lui e il suo esercito di parlamentari in battaglia non sarebbero mai scesi. I tagli previsti nella manovra non toccheranno infatti la Casta, se non marginalmente.
SOLIDARIETÀ Gli onorevoli possono dormire tranquilli: il contributo di solidarietà a loro richiesto è sì il doppio di quello dei cittadini, cioè il 10% per i redditi sopra i 90 mila euro e il 20% per quelli sopra i 150, ma l’articolo 13 della manovra, dal titolo “riduzione dei costi degli apparati istituzionali”, specifica che “a seguito di tale riduzione il trattamento economico non può essere comunque inferiore a 90 mila euro lordi l’anno”.