La triste storia del pecorino romeno

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“Come uscire dalla crisi se si accetta che risorse e tradizione siano trasferite all’estero a danno del made in Italy?” E’ quanto si chiede Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), commentando la triste vicenda del pecorino prodotto in Romania anche grazie ai finanziamenti pubblici italiani.

“E’ purtroppo emblematico -dichiara l’avv. Dona- il caso ‘SIMEST’ (Società Italiana per le Imprese Miste all’Estero), di cui il Governo Italiano è il principale azionista, che attraverso un complesso meccanismo di interventi, è entrata nella Roinvest S.r.l. (società italiana), ma controlla la Lactitalia che opera in Romania, dove produce formaggi che vengono etichettati con marchi che palesemente richiamano il made in Italy”.

La triste storia del pecorino romenoultima modifica: 2012-01-26T16:04:00+01:00da consumatori
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