Anziani/Sanita’. Oltre la meta’ a rischio per riduzione cure

anziani.jpgOltre la meta’ degli anziani e’ a rischio per la riduzione delle cure. Dai 65 agli oltre 85 anni si dimezzano controlli regolari e prescrizioni farmacologiche adeguate. Dopo l’infarto, il 76 per cento dei pazienti non assume cure sufficienti e gli over 80 che non ricevono terapie adeguate sono il triplo rispetto a quelli con meno di 70 anni.
La spesa pro capite del Sistema Sanitario Nazionale in questa fascia d’eta’ si dimezza nei piu’ vecchi passando da 1016 a 453 euro all’anno. Risultato: la mortalita’ e i ricoveri dei pazienti che dopo un infarto non ricevono terapie adeguate e’ tre volte superiore a quella dei pazienti adeguatamente trattati, inclusi gli ultra85enni .E’ quanto emerge dai dati preliminari di un’ indagine sulle condizioni degli anziani italiani e sul livello delle cure che vengono loro offerte, dal titolo: “Salute e benessere dell’anziano”, condotta negli ultimi 12 mesi dalla Societa’ Italiana di Gerontologia e Geriatria con la collaborazione della Fondazione Sanofi-Aventis, sulla base degli archivi ASL 2006/2008 relativi a 440.000 assistiti.

anziani1.jpgSempre piu’ numerosi e bisognosi di cure, dunque, gli anziani non accedono ai trattamenti che con i progressi della medicina potrebbero garantire loro una maggior sopravvivenza e una migliore qualita’ di vita.

Ma e’ dimostrato che monitoraggi e terapie farmacologiche corrette rappresentano un salva vita.

In dettaglio, il 70% degli anziani soffre di almeno una patologia cronica tra quelle piu’ comuni.

Anziani/Sanita’. Oltre la meta’ a rischio per riduzione cureultima modifica: 2010-11-28T12:00:00+01:00da consumatori
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