«Chilometri zero», la spesa senza crisi

KM0.jpgDI ANDREA ZAGHI – da L’Avvenire

Oltre tre miliardi di euro di giro d’affari in un anno. È la cifra da capogiro raggiunta dal cosiddetto acquisto di prodotti agricoli «a chilometri zero».
Stando, almeno, agli ultimi dati resi noti ieri dalla Coldiretti – che ha inventato questo strumento – in occasione della giornata mondiale dell’Onu dedicata all’ambiente. Nata un po’ per provocazione un po’ per davvero, l’iniziativa è ormai un mercato parallelo a quelli tradizionali: il segno concreto della ricerca di genuinità e origine degli alimenti che fa discutere ma che, indubbiamente, colleziona successi.
La rete di aziende impegnate, spiega la Coldiretti, conta ormai 63mila unità, 18mila agriturismi, 500 mercati degli agricoltori di Campagna Amica, quasi 1200 distributori di latte fresco oltre a decine di ristoranti, mense, osterie, botteghe, consorzi agrari, cooperative, agriasili, vinerie, pescherie, pizzerie e gelaterie.
Un esercito di canali di vendita che, sembra, riesce a garantire un risparmio medio del 30% a parità di qualità. Il segreto della formula è semplice: il taglio delle intermediazioni commerciali, delle conservazioni intermedie in magazzino e dei lunghi trasporti. Ma non solo.

«Chilometri zero», la spesa senza crisiultima modifica: 2010-06-08T13:00:00+02:00da consumatori
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