Fine vita, spunta la possibilità del giudizio etico

giudice.jpgDI ILARIA NAVA – da L’Avvenire

P
rocede a passo spedi­to, dopo una pausa di due settimane, il dise­gno di legge sulle dichiara­zioni anticipate di tratta­mento. Ieri pomeriggio la Commissione Affari sociali della Camera ha sciolto uno dei nodi più intricati: quello relativo alle controversie tra il medico curante e il fidu­ciario nominato dal pazien­te. L’unico emendamento approvato tra i 137 presen­tati da maggioranza e oppo­sizione all’articolo 7 è stato quello del relatore Domeni­co Di Virgilio (Pdl) che va a modificare il 3° comma del­l’articolo. Il testo prevede che in caso di conflitto tra il fiduciario designato dal pa­ziente nella dichiarazione anticipata e il medico cu­rante, la questione sia sotto­posta alla valutazione di un collegio di medici (due spe­cialisti nella patologia da cui il paziente è affetto e un a­nestesista rianimatore) de­signato dalla direzione del­la struttura di ricovero o del­l’azienda sanitaria di com­petenza. Il parere espresso dal collegio, che deve senti­re il medico curante, «è vin­colante per il medico curan­te il quale non è comunque tenuto a porre in essere pre­stazioni contrarie alle sue convinzioni di carattere scientifico e deontologico». Inoltre specifica che «resta comunque sempre valido il principio della inviolabilità e della indisponibilità della vita umana». Il testo va a mo­dificare il comma 3 della precedente versione, appro­vata dal Senato nel marzo del 2009, che prevedeva sempre il ricorso a un colle­gio di tre medici. Il ddl Cala­brò affermava però che que­sto parere «non fosse vinco­lante per il medico curante, il quale non è tenuto a por­re in essere prestazioni con­trarie alle sue convinzioni di carattere scientifico e deon­tologico ». Si dichiara soddisfatto sia del risultato sia del dibattito Domenico Di Virgilio, che annuncia un passaggio im­minente all’Aula, calenda­rizzato per giugno.

Fine vita, spunta la possibilità del giudizio eticoultima modifica: 2010-05-16T08:00:00+02:00da consumatori
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