Espresso al bar. Cosa c’e’ dentro?

espresso.jpgda Aduc – di Primo Mastrantoni

Per gli italiani il caffe’ al bar e’ un rito, un culto, e altro rispetto a quello fatto in casa. C’e’ ovviamente caffe’ e caffe’ e al bar le informazioni sono piuttosto carenti, come una nostra indagine nella Capitale ha potuto verificare. Abbiamo rivolto ai baristi una semplice domanda: cosa c’e’ dentro la tazzina di caffe? La risposta e’ stata altrettanto semplice: caffe’! Non intendevamo certo conoscere la composizione chimica della “nera bevanda”, ma sapere se la polvere era costituita dalla varieta’ Arabica o da quella Robusta, o da una miscela di entrambe ed in quale percentuale. La scelta, oltre che di gusto, e’ economica, riguarda cioe’ il prezzo. La varieta’ Arabica proviene dal centro America, e’ la piu’ pregiata e quindi la piu’ costosa, oltre ad essere piu’ aromatica e contenere meno caffeina. La Robusta proviene dall’Africa e dall’Asia, ha un gusto piu’ amaro, contiene piu’ caffeina e soprattutto costa di meno. Utilizzare l’una o l’altra delle varieta’ incide notevolmente sui costi e sui guadagni degli esercizi commerciali. E’ utilizzata anche una miscela delle due varieta’ e, anche in questo caso, la percentuale di Arabica e Robusta determina la qualita’ del caffe’ e soprattutto i suoi costi. Dunque il consumatore, che si appresta a gustare “na tazzulella ‘e café'”, dovrebbe, parafrasando una nota pubblicita’, chiedere: Arabica, Robusta o miscela? Se poi si vuole essere precisi si puo’ chiedere l’eventuale composizione percentuale della miscela. Eccessivo? Non ci sembra. D’altronde sono soldi nostri.

Espresso al bar. Cosa c’e’ dentro?ultima modifica: 2010-04-17T12:04:00+02:00da consumatori
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