L’Agcom boccia la norma corporativa pro-avvocati: no all’obbligo di legali per le conciliazioni con gestori telefonici e pay tv

agcom.jpgL’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni, Agcom, ha inviato una segnalazione al governo sui recenti disegni di legge in tema di ordinamento forense nonche’ sulla Legge Delega 69/2009 in materia di riforma del processo civile. Nella segnalazione l’Agcom sottolinea che alcune disposizioni relative alle conciliazioni e ai procedimenti davanti alle Autorita’ indipendenti risultano mal compatibili con le norme comunitarie gia’ vigenti a tutela degli utenti dei servizi di comunicazioni elettroniche.
”In particolare – si legge in una nota dell’Autorita’ – non puo’ essere condivisa la scelta di obbligare gli utenti ad avvalersi della difesa tecnica di un avvocato nelle
procedure di conciliazione e nei procedimenti davanti alle Autorita’: la direttiva 2002/22/CE, infatti, che regola i diritti degli utenti in materia di reti e servizi di comunicazione elettronica, stabilisce che ”gli Stati membri devono assicurare procedure extragiudiziali trasparenti, semplici e poco costose per l’esame delle controversie irrisolte”. E’ evidente, allora, che la necessaria presenza di un avvocato, con il suo ruolo tipicamente difensivo, puo’ da un lato irrigidire la semplicita’ delle procedure e, dall’altro, comporta certamente un aumento dei costi che, specialmente nelle liti di ridotto valore (quali sono generalmente quelle in materia di comunicazioni elettroniche), davvero non e’ auspicabile.

L’Agcom boccia la norma corporativa pro-avvocati: no all’obbligo di legali per le conciliazioni con gestori telefonici e pay tvultima modifica: 2009-11-23T15:00:00+01:00da consumatori
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