Facebook registra e passa alla polizia le conversazioni che ritiene delittuose

fbi,polizia,facebook,social network,privacyFacebook registra le conversazioni private per poi segnalare alla polizia comportamenti che loro ritengono sospettosi. Lo fa sapere l’agenzia Reuters che racconta il caso di un uomo arrestato dalla polizia e incriminato il giorno dopo che aveva conversato con un minore sul social network.
Il 9 maggio scorso un uomo di una trentina d’anni ha dato un appuntamento ad una adolescente di 13 anni all’uscita di scuola. La conversazione e’ stata registrata attraverso uno strumento automatico e l’équipe di Facebook l’ha poi data alla polizia.
Nella propria pagina dedicata alle relazioni con le autorita’, Facebook spiega che possono “essere condivise delle informazioni quando noi riteniamo che le stesse siano necessarie per svelare una frode o altre attivita’ illecite, per prevenire eventuali aggressioni corporali o proteggere i nostri e vostri interessi contro le persone che non rispettano la nostra Dichiarazione dei diritti e delle responsabilita’”.
 
Facebook registra e passa alla polizia le conversazioni che ritiene delittuoseultima modifica: 2012-07-19T15:00:00+02:00da consumatori
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