Con la recentissima pronuncia del Consiglio di Stato n. 584 del 2 febbraio scorso, si conclude un capitolo di una vicenda tutta italiana, quella sulla legittimità dell’apposizione del contrassegno SIAE in tutti i supporti contenti opere protette dalla legge sul diritto d’autore. Chi ha pagato il contrassegno, potrà quantificare il rimborso, richiederlo con raccomandata ar di messa in mora alla Siae e, in caso di diniego o di silenzio-diniego, procedere di fronte alla Commissione provinciale competente per territorio.
La questione non è di poco conto: si tratta dell’ennesimo balzello all’italiana che gli europei considerano di intralcio alla libera circolazione dei beni e servizi. Balzello che, sebbene colpisca in prima battuta le aziende produttrici di supporti, alla fine dei salmi, si ritorce nei confronti del consumatore, destinato a pagare tutti i costi di produzione e distribuzione.
Il contrassegno SIAE: illegittimo fino al 2009. Per i rimborsi che la Siae negherà si può ricorrere alle Commissioni Tributarie
Il contrassegno SIAE: illegittimo fino al 2009. Per i rimborsi che la Siae negherà si può ricorrere alle Commissioni Tributarieultima modifica: 2012-02-23T14:00:00+01:00da
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