Mutui prima casa: agevolazioni per i giovani precari

nutuo.jpgda Casa del Consumatore

L’acquisto della prima casa è un passo importante verso la stabilità per tutte le giovani coppie.
Piuttosto che pagare affitti alti, meglio “accollarsi” un muto e diventare proprietari della propria abitazione.
Purtroppo, però, ottenere un finanziamento non è sempre facile, specialmente per chi non ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Gli istituti di credito, ancora legati all’idea del posto fisso, richiedono spesso requisiti e garanzie che portano ad escludere i giovani precari.
Ebbene, il mondo del lavoro è cambiato: orma la flessibilità è diventata la regola. Di questa realtà dovrebbero prendere atto anche le banche e, di conseguenza, adeguare le loro pretese per l’erogazione di finanziamenti alle giovani generazioni. Un piccolo passo in avanti è stato fatto: da questo mese, infatti, è attivo il Fondo di garanzia per l’accesso ai mutui per l’acquisto dell’abitazione principale, istituito grazie all’intesa tra Ministero della Gioventù e ABI (Associazione Bancaria Italiana) e gestito dalla Consap S.p.A. Lo scopo del Fondo (che ha una dotazione di 50 milioni di euro) è quello di consentire alle giovani coppie con un reddito sufficiente ma di natura precaria di ottenere un mutuo per l’acquisto della prima casa.

Mutui prima casa: agevolazioni per i giovani precariultima modifica: 2011-09-17T16:02:00+02:00da consumatori
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2 pensieri su “Mutui prima casa: agevolazioni per i giovani precari

  1. Buongiorno,ho letto il blog relativo al mutuo agevolato dallo Stato , non i sembra molto logico poiche’ un precario come fa a pagare tutte le rate mutuo se lavora tre mesi si, e otto no???Fortunatamente non e’ il mio caso , io sono lavoratrice dipendente a tempo indeterminato e la meta’ del reddito complessivo deriva dal mio lavoro dipendente , non posso percio’ usufruire di questo mutuo.Che mutuo c’e’ per me e mio marito?Grazie Penso comunque che le leggi dovrebbero essere fatte da gente comune che vive ogni giorno sulla propria pelle le difficolta’ di gestione della vita quotidiana e sa’ di cosa ha bisogno con due figli……ma questa e’ l’Italia

  2. è un via libera per ottenere il mutuo altrimenti non verrebbe proprio concesso, ma resta sempre il problema di pagarlo, e se non si ha un lavoro certo chi mai stipulera un contratto del genere per rovinarsi la vita?

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