cala il prezzo del petrolio ma continua la speculazione alla pompa

barile-petrolio.jpgda Adico

Malgrado le quotazioni del petrolio al barile sta arretrando in questi giorni rispetto le massime quotazioni registrate qualche settimana fa – denuncia l’ADICO – il costo della benzina alla pompa non accenna voler calare.
In media per un pieno la differenza tra il prezzo ottimale del carburante e quello applicato ammonta a circa due euro in più per la benzina e di circa tre euro per il diesel – secondo gli analisti dell’ADICO – per un valore che oscilla attorno ai 3-5 centesimi al litro; con la benzina salita del 12,7% rispetto a marzo 2010 e del 3,4% rispetto a febbraio; il gasolio aumentato del 18,5% su base annua e del 4,3% su base mensile.
Secondo gli esperti dell’associazione per un pieno di 50 litri di benzina nel dicembre 2010 ci voleva 68 euro contro i 74,4 di oggi; mentre per il gasolio si è passati da 65 euro a 72,8 euro.
Un meccanismo quello di “adeguare a rilento” il prezzo dei carburanti alla pompa che permette alle
compagnie petrolifere di ottenere ricavi addizionali pari a centinaia di milioni di euro in più – spiega il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini – mentre ad ogni aumento del prezzo del petrolio segue un immediato aumento del prezzo di tutti i carburanti. Speculazioni che determinano un effetto domino sui prezzi finali delle materie prime e dei lavorati, contraggono i consumi, alleggeriscono le tasche dei consumatori.
cala il prezzo del petrolio ma continua la speculazione alla pompaultima modifica: 2011-05-09T18:00:00+02:00da consumatori
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