Cibo dal Giappone, CRTCU: ecco come scegliere il pesce

fugu.jpgda Help Consumatori

Dopo l’incidente della centrale nucleare di Fukushima si sono sollevati rischi sulla salute dei consumatori, legati alla contaminazione degli alimenti provenienti dal Giappone. Il Centro di ricerca e tutela dei consumatori e degli utenti di Trento (CRTCU) fa il punto sulla situazione attuale. Lo scorso 8 aprile la World Health Organization, grazie ai dati di 63 stazioni di sorveglianza in tutto il mondo, ha assicurato che non ci sono rischi per la salute delle persone che vivono al di fuori del Giappone per le radiazioni nell’atmosfera a seguito della rottura degli impianti nucleari giapponesi.

In Italia, alla data del 12 aprile, “i valori rilevati”, sui vegetali a foglia larga e foraggio, “non hanno alcuna rilevanza dal punto di vista radiologico e sono tali da non costituire alcun rischio di tipo sanitario” secondo l’ Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) del Ministero della Salute.

Ma la preoccupazione dei consumatori per la loro salute derivante dal consumo di alimenti resta alta e l’Unione Europea a fine marzo ha adottato un regolamento per rafforzare i controlli degli alimenti provenienti dal Giappone. Oltre ad un sistema di monitoraggio e di gestione dei rischi alimentari – ricorda il CRTCU – esistono regole precise per comprendere da dove vengano gli alimenti ed in particolare il pesce, aiutando in tal modo i consumatori nelle loro scelte d’acquisto.

Cibo dal Giappone, CRTCU: ecco come scegliere il pesceultima modifica: 2011-04-17T12:00:00+02:00da consumatori
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