LE NUOVE BUSTE DI PLASTICA PIU’ PICCOLE DEL 30% E COSTANO QUASI IL DOPPIO

sacchetto.jpgda Codacons

“BOICOTTIAMO LE BUSTE DELLA SPESA’: si tratta di rincari inaccettabili e ingiusti, considerato che i sacchetti della spesa che riportano il marchio del supermercato dovrebbero essere gratuiti per i consumatori

Come noto, dall’1 gennaio 2011 è stata vietata anche nel nostro paese la produzione e la commercializzazione di sacchetti per la spesa non biodegradabili – ossia le famose buste di plastica finora viste nei supermercati – poichè inquinanti e quindi pericolosi per l’ambiente. L’Italia, sulla base delle disposizioni contenute nella Finanziaria del 2007, ha così dato seguito alla direttiva comunitaria EN 13432. Si tratta di una direttiva che definisce in modo chiaro cosa si intende per imballaggio biodegradabile, e i concetti di biodegradabilità e compostabilità.
Tuttavia il provvedimento, ottimo per l’ambiente, si è trasformato – stando alle migliaia di segnalazioni ricevute dal Codacons – in una colossale fregatura per i consumatori italiani. In base ad una indagine pubblicata oggi sul blog www.carlorienzi.it , infatti, emerge come le nuove buste della spesa siano mediamente più piccole del 30% rispetto ai vecchi sacchetti di plastica, e il loro costo si sia quasi raddoppiato, passando da una media di 5-6 centesimi di euro ad un prezzo che varia tra i 9 e i 10 centesimi di euro cadauna.

LE NUOVE BUSTE DI PLASTICA PIU’ PICCOLE DEL 30% E COSTANO QUASI IL DOPPIOultima modifica: 2011-03-21T16:04:00+01:00da consumatori
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