OCCHIALI 3D: MAI PIU’ BAMBINI SOTTO I 6 ANNI AL CINEMA IN 3D E OCCHIALI MONOUSO UNICO METODO PER GARANTIRE L’ASSENZA DI RISCHI PER LA SALUTE

occhiali-3D.jpgda Codacons

E’ stata depositata l’importante perizia redatta dai tre professori nominati dal TAR del Lazio a seguito di ricorso del Codacons relativo agli occhialini per la visione dei film in 3D.
I tre esperti (Prof. Augusto Panà, Prof. Luciano Cerulli e Prof. Claudio Grassi) dopo studi e ricerche specifiche hanno concluso che non è facile ammalarsi o infettarsi attraverso l’utilizzo degli occhialini in 3D ma che l’unica garanzia per escludere con certezza il rischio di infezioni è rappresentata dagli occhiali monouso.
Si legge nella lunga perizia depositata al Tar:

“possiamo rilevare che l’uso degli occhialini monouso, ovviamente, è quello ideale perchè non ci sarebbero problemi infettivi di nessun genere poichè i fruitori verrebbero a contatto con materiale sterile che è eliminato dopo l’uso o conservato dallo stesso usufruitore’.
“… se si considera troppo oneroso l’uso degli occhiali monouso, occorre utilizzare per le attività cinematografiche comuni, occhiali riutilizzabili purchè sottoposti a processi di disinfezione con sostanze che pur non garantendo la completa sterilizzazione, peraltro non necessaria, sono adeguate per eliminare gli agenti infettivi patogeni comprese le spore batteriche…’;
“…gli adenovirus che come è noto possono provocare forme congiuntivali che sono state spesso descritte nei frequentatori delle piscine’.

OCCHIALI 3D: MAI PIU’ BAMBINI SOTTO I 6 ANNI AL CINEMA IN 3D E OCCHIALI MONOUSO UNICO METODO PER GARANTIRE L’ASSENZA DI RISCHI PER LA SALUTEultima modifica: 2011-01-12T17:03:00+01:00da consumatori
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