Falsità dello studio che collega A.D.H.D. a depressione/suicidio

disperazione.jpgA cura del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani onlus 

Un rapido sguardo alla studio che afferma che l'”ADHD nei bambini è collegato alla depressione e a un maggiore rischio di suicidio” ha rivelato i suoi ovvi e lampanti difetti, e siamo costretti a chiederci perché i siti medici quali WebMD o Medical News Today non fossero in grado di vedere ciò che ci è bastato poco a scoprire: cosa è stato omesso da questo “studio”.
Lo studio, pubblicato nell’Archives of General Psychiatry, sostiene che “i bambini che vengono diagnosticati con ADHD (disturbo da deficit di attenzione/iperattività) hanno una maggiore probabilità di sviluppare la depressione e/o il tentativo di suicidio durante la loro adolescenza, o dai 5 ai 13 anni dopo la diagnosi …”.

Perché nessuno dei siti Web medici o della stampa si sia chiesto quali farmaci i bambini di questo studio stessero già prendendo e quale effetto questi possano avere sullo sviluppo di depressione o di suicidio? Lasciamo la risposta al lettore.
Ma questo è il fatto: la FDA ha documentato che i farmaci stimolanti come Ritalin, Concerta, Adderal, ecc., tipicamente prescritti ai bambini diagnosticati con ADHD, hanno vari effetti collaterali tra cui allucinazioni, pensiero delirante, mania, psicosi, aggressione, violenza, ostilità, tossicodipendenza e suicidio e depressione.

Falsità dello studio che collega A.D.H.D. a depressione/suicidioultima modifica: 2010-11-23T19:00:00+01:00da consumatori
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