Addio alle “borse da studio”: tagliati i fondi del 90%

borse.jpgda Adico
Addio alle borse da studio – denuncia l’ADICO nella nota – con un passaggio della manovra finanziaria fin qui rimasto nascosto il ministro Maria Stella Gelmini, ha decretato la fine dell’istituto della borsa di studio.
Si tratta dell’ ennesino taglio perpetuato dal Governo ai danni della scuola – denuncia il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini – dopo la riduzione del tempo pieno, la cancellazione delle graduatorie dei ricercatori, la soppressione di alcuni atenei.
La borsa si studio è nata con la liberazione d’Italia, Regio decreto 574 del 1946, la borsa di studio universitaria e ha accompagnato l’evoluzione della democrazia scolastica offrendo fino al 2001 una possibilità di mantenimento a studenti in corso, fuori sede, sotto le soglie dell’Isee, meritevoli. In due anni, con il colpo d’accetta tirato lo scorso 14 ottobre sul tavolo del penultimo Consiglio dei ministri, l’ammontare in euro delle borse da erogare è passato da 246 milioni a 25,7. Un -89,55% che peggio di così c’è solo la loro soppressione. E nel 2012 si arriverà a 13 milioni scarsi trasformando la borsa universitaria in un premio per élite scelte.
Addio alle “borse da studio”: tagliati i fondi del 90%ultima modifica: 2010-11-03T16:00:00+01:00da consumatori
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