BENZINA: SI ALLARGA FORBICE NORD-SUD, STACCO FINO A 10 CENTS

benzina.jpgda Codacons

Le differenze nei prezzi dei carburanti tra nord e sud Italia, che arrivano fino a 10 centesimi di euro al litro, dimostrano chiaramente le speculazioni esistenti sui prezzi alla pompa nel nostro paese.
“Il prodotto, benzina e gasolio, è il medesimo su tutto il territorio, e le quotazioni internazionali del petrolio non sono certo differenziate tra nord e sud Italia – afferma il presidente Codacons, Carlo Rienzi – Differenze così evidenti nei listini sono del tutto ingiustificate e rappresentano la prova delle speculazioni esistenti in Italia nel settore dei carburanti’.
“Una maggiorazione di 10 centesimi di euro al litro – prosegue Rienzi – rappresenta per gli automobilisti del sud una maggiore spesa pari a 120 euro su base annua. Contro tale odiosa situazione è indispensabile incrementare la concorrenza nelle regioni dove la scelta tra distributori è limitata, aprendo alla vendita presso la grande distribuzione e aumentando il numero di pompe bianche, il cui elenco completo è pubblicato sul sito
www.codacons.it

BENZINA: SI ALLARGA FORBICE NORD-SUD, STACCO FINO A 10 CENTSultima modifica: 2010-10-13T18:08:03+02:00da consumatori
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2 pensieri su “BENZINA: SI ALLARGA FORBICE NORD-SUD, STACCO FINO A 10 CENTS

  1. Certo che la situazione è ridicola. In Sicilia il petrolio viene estratto in quantità maggiore al fabbisogno. Viene distillato e inviato al Nord insieme a tutti i prodotti delle raffinerie poste sulla costa ionica vicino a Siracusa. Abbiamo distrutto paesaggi unici per distillare il petrolio libico e siamo pure una regione autonoma a statuto speciale.E’ incredibile il fatto che si debba pagare più cara la benzina ed ancora più incredibile che alcune regioni del Nord (mi pare Val D’Aosta e Trentino) abbiano pure la defiscalizzazione per X litri al mese. E’ per questo che ci fa ridere il “federalismo”. Noi gradiremmo una cosa più netta e definitiva. La secessione?

  2. Una precisazione, l’unione europea ha imposto ell’italia l’eliminazione degli sgravi fiscali per quelle regioni di confine che ne usufruivano. Non ha però fatto lo stesso con l’eliminazione di quelle imposte aggiuntive che in alcune regioni gravano proprio sui carburanti ( liguria e campania in primis). Abbasso la grande distribuzione, i consumatori e viva i cittadini.

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