Telefonia. Agcom: operatori alternativi esagerano sugli aumenti

telefonia.jpgIn riferimento ai dati diffusi in modo irrituale dagli operatori alternativi delle telecomunicazioni (OLO), negli ambienti dell’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni si sottolinea che la cifra di 1,1 miliardi di euro relativa al preteso impatto della manovra sull’unbundling e’ completamente priva di qualsivoglia fondamento. In primis, l’ipotesi di adeguamento dei canoni e’ stata deliberata dall’ Autorita’ in doverosa applicazione del modello di costi raccomandato dalla Commissione europea; la manovra AgCom si riferisce ad un arco temporale di tre anni (2010-2012) e non al periodo retroattivo e ultrattivo assunto dagli OLO (2009-2015). Dopo il 2012 i livelli di prezzo saranno soggetti ad una nuova analisi di mercato, all’esito della quale verra’ effettuata ogni valutazione: qualunque speculazione oltre il periodo di validita’ della manovra non ha percio’ valore; il calcolo considera dati previsionali aleatori e include solo le poste in aumento, omettendo l’impatto sul mercato delle sensibili riduzioni dei prezzi di altri servizi di accesso (es. bitstream), decisi con lo stesso provvedimento. La stima corretta, secondo l’Autorita’, e’ dunque di circa 70 milioni di euro nel triennio, quale saldo complessivo per il mercato delle variazioni dei prezzi dei vari servizi (unbundling, wholesale line rental e bitstream), a parita’ di linee.

Telefonia. Agcom: operatori alternativi esagerano sugli aumentiultima modifica: 2010-09-26T10:00:00+02:00da consumatori
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