Droga, indagine: 1,22% dei lavoratori con mansioni a rischio risulta positivo

urine.jpgL’Associazione nazionale medici d’azienda e competenti (ANMA) ha condotto uno studio su un campione di circa 16.500 lavoratori per verificare l’eventuale assunzione di sostanze stupefacenti sui luoghi di lavoro, in accordo con lo Schema di Intesa tra governo ed enti locali (art.8, comma 6, legge 5 giugno 2003, n. 131). I test di screening hanno rilevato un esito positivo alle sostanze stupefacenti solo per l’1,22% dei lavoratori, per lo più giovani tra i 20 e i 35 anni.
Il campione era composto, per la maggior parte di maschi, con un’età media di circa 40 anni e mansioni quali mulettista, carrellista, autotrasportatore. Dai test sono risultati positivi 201 individui su 16.498 e le sostanze assunte, nella maggior parte dei casi, erano cannabis e cocaina.
Il dato dell’1,22% però, potrebbe sembrare in controtendenza rispetto alle statistiche nazionali che attribuiscono al consumo di droga e alcol almeno il 10% degli infortuni generici sul luogo di lavoro e il 40% di quelli mortali.

Droga, indagine: 1,22% dei lavoratori con mansioni a rischio risulta positivoultima modifica: 2010-08-21T16:00:00+02:00da consumatori
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