di Mauro Artibani – Professional Consumer
L’alterazione dal rapporto di scambio Produzione / Consumo esprime il connotato singolare della stagione economica contemporanea.
Sovrapproduzione di offerta o insufficienza della domanda?
Si insomma, merci oltre la capacità di acquisto o acquisti insufficienti a smaltire quelle merci?
Questi i corni del dilemma che interroga chi sbircia l’economia, che attendono risoluzione.
Chi suona il corno della sovrapproduzione invoca quei processi deflattivi del mercato efficiente, in grado di ridimensionare i prezzi delle merci; un aumento insomma del potere d’acquisto dei Consumatori.
L’altro corno invece viene sfregato da quelli che dicono: se la domanda risulta insufficiente si aumenti il numero dei Consumatori per non mortificare la capacità produttiva. Prendono dati li confrontano: gli USA hanno un PIL di 15 trilioni di $ i consumi di 10; la Cina, PIL di 5 trilioni, i consumi solo di 2; così rintracciano aspiranti acquirenti.
I margini di crescita della domanda sono ficcati dentro quei Pil procapite dispari: negli USA 46.400$; in quelli del BRIC, paesi ad alta crescita, 35.000$; Brasile 10.200, Russia 15.100, India 3.100, Cina 6.600.
Questo 43% della popolazione mondiale produce il 15% del Pil mondiale; gli USA, solo il 6% producono il 22% del Pil: una gigantesca domanda potenziale per dare sostegno all’offerta.