da L’Avvenire
Il consumo di farmaci antidepressivi è enormemente aumentato nel nostro Paese fra il 2000 ed il 2008. Questo dato emerge dal dal confronto delle Ddd, o “Defined daily dose” cioè “dose media giornaliera, di mantenimento per un farmaco , nella sua indicazione terapeutica principale in pazienti adulti” : se nel 200 la quota in Italia era 8,18,nel 2007 era 31,8 e nel 2008 addirittura 33,55, con un aumento del 310%! Il dato contrasta con la riduzione nello stesso periodo di antipsicotici : -10%. L’aumento di antidepressivi viene così spiegato da Roberta Siliquini, docente di Igiene all’Università di Torino : “Tale crescita esponenziale è attribuibile a diversi fattori: da un lato un aumentato disagio sociale,che rimane difficilmente quantificabile, dall’altro oggettivi elementi di cambiamento. Infatti, negli ultimi anni è proseguita l’opera di riduzione della stigmatizzazione delle problematiche depressive, con conseguente maggior accesso alle terapie”. Inoltre, “l’attenzione del medico di medicina generale verso la patologia è progressivamente aumentata, con probabile miglioramento dell’accuratezza diagnostica e l’incremento di un invio giustificato al medico specialista”. Infine, sul piano dei rimedi, “la classe faarmacologica si è arricchita di nuovi principi utilizzati (per i minori effetti collaterali) per il controllo dei disturbi della sfera psichiatrica non strettamente depressivi (p.e., disturbi d’ansia)”.