FOTO AI BIMBI IN SPIAGGIA : NON E’ PORNOGRAFIA.

CASSAZ.pngDA L’AVVENIRE

Chi viene sorpreso su una spiaggia a fotografare bambini in costume non può essere accusato di pedopornografia e, per questo, finire in carcere. Lo sottolinea la Cassazione, che ha annullato senza rinvio l’ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal Gip di Roma e confermata dal Tribunale del Riesame a carico di un profugo afghano di 42 anni. L’uomo era stato accusato di pedo pornografia per aver scattato fotografie sulla spiaggia ad Ostia ad alcuni bambini in costume da bagno, col suo cellulare. La terza sezione penale della Cassazione ha accolto il ricorso dell’afghano, disponendone l’immediata scrcerazione, sulla base di quanto previsto nella decisione quadro del Consiglio Europeo risaòlente al 2004 : “il materiale pedopornografico previsto dalla norma – si legge nella sentenza n. 10981 – deve essere inteso come quel materiale che ritraeo rappresenta un minore implicato o coinvolto in una condotta sessualmente esplicita”. “Si può anche comprendere – scrive la Cassazione – come il comportamento di uno sconosciuto che fotografa insistentemente sulla spiaggia possa destare preoccupazione o allarme nei genitori. Ma sino a che questi intenti restano tali – spiegano i supremi giudici – non si può incriminare il fotografo di materiale pedopornografico, con l’aggiunta della carcerazione preventiva”. Al massimo, – aggiunge l’alta Corte – si può comminare una multa per molestie, ma non configurare “il gravissimo delitto di pedopornografia che richiede essenzialmente esibizioni o materiali rappresentativi connotati da un’allusione di tipo sessuale”. “Ove ne ricorressero gli estremi, si poteva ravvisare la contravvenzione di molestie o altro reato minore, ma non certo il delitto gravissimo di pedopornografia. Altrimenti, conclude la Cassazione, si arriverebbe “all’assurda conseguenza di punire una condotta priva di ogni implicazione sessuale con una pena più grave – la reclusione da 6 a 12 anni, oltre alla multa – di quella comminata per gli atti sessuali con minori, che prevede la reclusione da 5 a 10 anni”.

FOTO AI BIMBI IN SPIAGGIA : NON E’ PORNOGRAFIA.ultima modifica: 2010-04-09T13:00:00+02:00da consumatori
Reposta per primo quest’articolo