Occhio ai vestiti per bambini

 BAMB.jpgSonia Galardo – Unione Nazionale Consumatori

Un capo di abbigliamento su 10 non rispetta gli standard europei di sicurezza: è quanto emerso dai controlli effettuati dalla Commissione europea, tra l’agosto del 2008 e il febbraio del 2010, in 11 Stati membri.

Ad essere sotto accusa sono in primis i vestiti per bambini: i casi più diffusi notificati al RAPEX, il sistema europeo di allarme rapido per i prodotti non sicuri, parlano di lacci impigliati negli ingranaggi delle biciclette, nelle porte e nelle portiere delle automobili. E se per i bambini più piccoli si registrano situazioni di intrappolamento, ad esempio, della corda del cappuccio nelle strutture dei parchi gioco, per i più grandi, gli indumenti rimangono spesso incastrati in veicoli in movimento, come le porte degli autobus o gli impianti di risalita delle piste da sci.

Di fronte a tale scenario, la Commissione Europea raccomanda ai produttori, ai distributori, agli importatori e ai dettaglianti, di garantire che le corde e i lacci degli abiti siano a norma. 

Alcuni consigli, poi, per i genitori:

  • I vestiti per i bambini fino a 7 anni non dovrebbero avere corde o lacci nei cappucci o nelle parti vicine al collo;
  • I vestiti per i bambini più grandi non dovrebbero avere corde o lacci più lunghe dei 75 cm;
  • Il velcro e i bottoni vanno preferiti ai cordoni per chiudere giacche e cappucci per i bambini sotto ai 7 anni;
  • Chi ha acquistato un capo che non rispetta di requisiti di sicurezza può segnalarlo all’autorità di sorveglianza del proprio paese;
  • Ricordare di fare attenzione a palline di plastica o altri oggetti, spesso attaccati ai cordoncini, che possono diventare pericolosi se finiscono in bocca ai bambini.

 

Occhio ai vestiti per bambiniultima modifica: 2010-03-29T13:00:00+02:00da consumatori
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