SFIDA – Segretario Nazionale Dino Di Tullio
La Sentenza della Corte Costituzionale n.80 del 26 febbraio u.s., dichiarando “ l’illegittimità costituzionale” dei commi 413 e 414 della legge finanziaria n. 244 del 2007, ha finalmente ristabilito quella “eguaglianza sostanziale” realizzata nel momento in cui la Repubblica, dopo anni di lavoro e di attenzione “normativa” verso le fasce più deboli, aveva messo in campo tutte quelle iniziative volte a rimuovere gli “ostacoli prodotti dal deficit”, vanificate però da interventi normativi volti alla salvaguardia del Bilancio Statale.
Il Sindacato SFIDA, in questi anni ha più volte cercato un dialogo con il Ministro dell’Istruzione, suo malgrado, però si è visto costretto a ricorrere ai Giudici per avere riconosciuto un Diritto acquisito ma negato.
SFIDA ha dovuto constatare che su una normativa, volta prima all’inserimento, successivamente all’integrazione e all’inclusione delle persone con disabilità nel tessuto sociale attraverso un Progetto di Vita condiviso, hanno avuto il sopravvento le ragioni economiche; il Ministro, che avrebbe dovuto fungere da garante e salvaguardare il Diritto all’istruzione degli alunni con disabilità in base alle “effettive esigenze” rilevate, ha preferito NON dare ascolto “all’urlo silenzioso” di quei genitori costretti a riportare a casa i loro figli perché la scuola non è stata in grado di garantirgli il Diritto allo studio disattendendo quanto stabilito dalle certificazioni (DF, PDF, PEI) e dai gruppi (GLHI) preposti istituzionalmente.