LIBERA LA GRAPPA FATTA IN CASA? I PRODUTTORI CONTRO IL DISEGNO DI LEGGE

grappa.jpgDA L’AVVENIRE

Mai bicchierino fu più controverso. Non si placa la “guerra della grappa”, come l’ha definita qualcuno, scoppiata intorno ad un disegno di legge che procede a singhiozzo lungo il suo iter parlamentare. Presentato già diversi mesi fa, si proponeva di regolamentare la “produzione artigianale e senza fini di lucro di grappe ed acquaviti di frutta”. I suoi stessi firmatari, fra cui il senatore leghista Enrico Montani, l’hanno poi ritirato a seguito delle proteste dei produttori. Che ora, tramite l’Istituto Nazionale Grappe, denunciano: il ddl è stato ripresentato solo con leggere modifiche, e non risponde quindi ai dubbi sollevati con  la prima stesura. Dubbi che riguardano in primo luogo la potenziale pericolosità dei distillati “fai da te”, pe via del loro possibile contenuto in metanolo. Ma in discussione sono anche il legittimo utilizzo dell’Indicazione Geografica Protetta “grappa” e la disparità di trattamento fiscale fra distillerie e labporatori artigianali. Tutti argomenti sui quali i distillatori di professione non intendono abbassare la guardia.

LIBERA LA GRAPPA FATTA IN CASA? I PRODUTTORI CONTRO IL DISEGNO DI LEGGEultima modifica: 2009-12-14T12:00:00+01:00da consumatori
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