SUPERMERCATI IN ITALIA I PIU’ CARI; +42% CHE IN GB

spesa-supermercato.jpgda Codacons

Nessuna novità per il Codacons emerge dallo studio compiuto dall’associazione dei consumatori britannica Which?, dal quale risulta che in Italia i supermercati sono più cari rispetto a quelli del resto d’Europa.
“Sono anni che diciamo che nel nostro paese la spesa costa molto più che in Spagna, Francia e Inghilterra – spiega il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – quindi in tal senso l’indagine conferma in pieno i dati in nostro possesso e le reiterate denunce del Codacons. Ma la ricerca inglese conferma implicitamente anche un altro dato: i consumatori italiani sono i più poveri d’Europa. Non solo, infatti, i prezzi da noi sono più alti – afferma Rienzi – ma i salari e gli stipendi in Italia sono più bassi rispetto a quelli percepiti dai lavoratori spagnoli, francesi o tedeschi. Ne consegue quindi che il potere d’acquisto degli italiani è decisamente inferiore rispetto a quello dei colleghi europei’.
“Per migliorare la situazione dei consumatori italiani, è necessario ora più che mai anticipare i saldi, detassare le tredicesime e ridurre gradualmente i prezzi almeno del 20%’ – conclude Carlo Rienzi.

SUPERMERCATI IN ITALIA I PIU’ CARI; +42% CHE IN GBultima modifica: 2009-11-22T18:00:00+01:00da consumatori
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2 pensieri su “SUPERMERCATI IN ITALIA I PIU’ CARI; +42% CHE IN GB

  1. viaggiando spesso,mi è capitato di notare che in francia i prezzi dei generi di prima necessità sono decisamente più bassi che da noi,il pane costa 1 euro al kilo,il latte 64 cents al litro,qui non si trova neppure un surrogato a questi prezzi!!!!naturalmente anche gli stipendi sono decisamente diversi,nonchè la manodopera,le aziende negli annuci specificano spesso che cercano personale con esperienza incuranti dell’età del possibile candidato,sappiamo perfettamente che da noi in italia se hai più di 29 anni,e per disgrazia sei pure una donna,le tue possibilità di trovare un lavoro si decimano senza pietà!qui avere un buon curriculum e 36 anni significa solo una cosa:”e quanto mi costi?”mah,che tristezza!

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