di Maria Marangi
La potenza delle nuove tecnologie e l’evolversi dell’era telematica ha posto Internet in una dimensione conflittuale tra realtà e virtualità in quanto erroneamente usato nelle relazioni interpersonali. Evidente la ripercussione sull’utente, che trova in questo mezzo potenza e comunicazione in tempo reale. Con esso ogni distanza è annullata, il fascino della” rete delle reti”richiama a sé navigatori di ogni tipo portando ad un uso improprio e scorretto del menzionato mezzo. Non è fantascienza ma pura verità. In Italia più di 11 milioni di persone usano Internet, una sorta di villaggio globale dove s’incontrano etnie e prodotti di ogni genere,dove si nascondono pericoli di diversa natura, dove la superficialità pone le sue radici in quanto ne sottovaluta le controindicazioni. Ricordate la dipendenza da face book denominata “frendiship-addiction”(amico dipendenza)? Sta dilagando a macchia d’olio, inoltre altre forme ossessive verso il web incalzano allo stesso modo. Sesso virtuale e pornografia (cyber-sessual–addiction) gioco d’azzardo e shopping on- line(net-compulsion) danno vita alla dipendenza da internet. Non a caso 6 aziende su 10 per far fronte a questo fenomeno negativo ha adottato limitazioni alla rete Internet aziendale,il che dimostra l’interdizione anche durante le ore di lavoro verso quel bisogno ossessivo di connessione.