Rapporto europeo sulle droghe, la domanda che nessuno sembra porsi

droga.jpgdi Pietro Yates Moretti – Aduc

Quando si parla di droga, l’informazione italiana non sa far altro che cronaca. Non c’è stato uno dei maggiori quotidiani italiani che, nel riportare i tristi numeri della Relazione annuale dell’Osservatorio europeo delle droghe presentato ieri, abbia posto domande sul loro significato. Eppure è molto semplice. Ogni anno, i rapporti del Governo italiano, dell’Europa e dell’Onu mostrano un aumento del consumo di droghe, un incremento di morti per droga, l’espansione di organizzazioni criminali e terroristiche grazie al mercato illegale della droga. Anche quest’ultimo rapporto si inserisce in una tradizione decennale. Un giornalista dovrebbe chiedersi: visti i numeri, stiamo affrontando il fenomeno con gli strumenti giusti? Le risposte sono due: o la strategia proibizionista funziona, seppur debba essere nuovamente intensificata; oppure non funziona. Sia la prima che la seconda risposta presuppongono però che la domanda sia posta, altrimenti anche i prossimi due, dieci, cento rapporti fotograferanno una situazione in costante deterioramento.

Rapporto europeo sulle droghe, la domanda che nessuno sembra porsiultima modifica: 2009-11-07T12:00:00+01:00da consumatori
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