CASSAZIONE: LEGITTIMO IL BOMBARDAMENTO DI LETTERE DELLA RAI PER FAR PAGARE IL CANONE. MA ILLEGALE E’ LA RAI CON CHI NON HA LA TV

da Aduc
rai.jpgLa Rai puo’ tempestare di lettere i contribuenti per invitarli a regolarizzare la loro posizione in materia di canone Rai. La tempesta di missive -dice la Cassazione- rientra in quella serie di ‘disagi, fastidi’ che sicuramente determinano disappunto e ansia nel cittadino ma che non possono essere risarciti. In questo modo la terza sezione civile, con la sentenza 12885, ha accolto il ricorso della Rai contro la decisione del giudice di pace di Amantea che, nel gennaio 2006, aveva imposto alla Rai di risarcire una signora con 100 euro a titolo di danno esistenziale causato dall’invio di 3 lettere, nei mesi di luglio 2001, luglio 2002 e settembre 2005 con le quali la Rai comunicava alla signora che il suo nominativo non figurava negli elenchi degli abbonati e la invitata a regolarizzare la propria posizione onde evitare le sanzioni tributarie.
Contro questa decisione la Rai ha fatto ricorso con successo in Cassazione, sostenendo che le lettere di richiamo sono un obbligo per richiamare gli utenti in possesso di tv a pagare il canone. La Suprema Corte ha accolto il ricorso e ha evidenziato che il subbissare i cittadini di lettere non costituisce ‘un’ingiustizia costituzionalmente qualificata, tantomeno si verte in un’ipotesi di danno patrimoniale, risultando, piuttosto, la ritenuta lesione della serenita’ personale insuscettibile di essere monetizzata, siccome inquadrabile in quegli sconvolgimenti di quotidianita’ consistenti in disagi, fastidi, disappunti, ansie e in ogni altro di insoddisfazione ritenuti non meritevoli di tutela risarcitoria’.
CASSAZIONE: LEGITTIMO IL BOMBARDAMENTO DI LETTERE DELLA RAI PER FAR PAGARE IL CANONE. MA ILLEGALE E’ LA RAI CON CHI NON HA LA TVultima modifica: 2009-06-06T14:00:00+02:00da consumatori
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