Medici senza frontiere: i Centri accoglienza immigrati sono carceri senza diritti

centri.jpgPassa il tempo ma i centri che accolgono clandestini e richiedenti asilo restano gli stessi: continuano a rispondere a criteri di emergenza, non garantiscono diritti e tutela sanitaria. La fotografia di Medici senza frontiere sullo stato dei 21 centri (Cie, Cara, Cda), a cinque anni dall’ultima rilevazione, non cambia la sostanza di cio’ che sono: ‘danno servizi scadenti, mancano i beni di prima necessita’. Riescono a coprire appena i bisogni di base. La sanita’ pubblica e’ assente’. Tutto cio’ si traduce, in permanenze in container fatiscenti e sovraffollati, assenza di spazi adeguati, servizi igienici fortemente carenti, sporcizia diffusa ed anche presenza di topi. Vivono cosi’ uomini, donne, bambini ed anche neonati. 35 i giorni di permanenza media. I Cie poi, ribadisce il rapporto presentato oggi alla stampa (le visite sono state realizzate fra dicembre 2008 e agosto 2009), ‘sono carceri a tutti gli effetti’, in cui vive il 45% di ex detenuti ed anche vittime di tratta. La responsabilita’ di cio’, per Msf, e’ da attribuire ai gestori. Ma non solo. ‘Verso gli immigrati il clima e’ sempre piu’ ostile – ha detto il direttore generale Kostas Moschochoritis – e lo dimostra la vicenda di Rosarno’.

Medici senza frontiere: i Centri accoglienza immigrati sono carceri senza dirittiultima modifica: 2010-02-04T14:00:00+01:00da consumatori
Reposta per primo quest’articolo

Un pensiero su “Medici senza frontiere: i Centri accoglienza immigrati sono carceri senza diritti

  1. Se sono clandestini sono dei fuorilegge punto… per cui che cavolo si lagnano questi parassiti della società…ma che stiano nei loro merdosi paesi e poi vediamo se li trattano meglio di noi!!

I commenti sono chiusi.