Farmaco antiobesità, Procura di Roma apre inchiesta dopo tre morti sospette

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Un farmaco anoressizzante, usato per combattere l’obesità, si trasforma in una molecola killer. E’ il caso della Fendimetrazina, su cui la Procura di Roma ha aperto un’inchiesta per accertare l’eventuale omesso controllo sulla commercializzazione, l’utilizzo e la prescrizione. La Fendimetrazina è ufficialmente nell’elenco delle sostanze con potere tossicomanigeno ed è stata già vietata, lo scorso 2 agosto, dal Ministero della salute per i concreti rischi legati al suo utilizzo e per lo sviluppo di dipendenza fisica e psicologica.

Gli accertamenti sono partiti dai casi di decessi, legati all’utilizzo del farmaco, che si sono registrati nel giro di pochi anni: sono morti tre giovani; il primo nel 2003, in seguito ad un attacco d’asma, l’ultimo a settembre scorso. Su questo decesso, la Procura sta indagando per capire se la vittima abbia reperito la sostanza durante il periodo di divieto di commercializzazione o se ne fosse in possesso da prima. I magistrati sospettano che, malgrado il divieto in Italia alla fabbricazione, importazione e commercio della molecola, questa sia ancora prescritta a scopo dimagrante dai medici curanti e venduta in farmacia.

Farmaco antiobesità, Procura di Roma apre inchiesta dopo tre morti sospetteultima modifica: 2011-11-20T12:00:00+01:00da consumatori
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