Numerazioni a pagamento, Consiglio di Stato conferma sanzioni Antitrust e Agcom

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Recentemente il Consiglio di Stato ha confermato la sanzione che l’Antitrust ha comminato nel 2008 all’emittente locale Sardegna 1 per la trasmissione televisiva “Speedy quiz”. Nel corso della trasmissione una conduttrice televisiva poneva delle semplici domande ai telespettatori e li invitava a rispondere telefonando ai che comparivano sullo schermo. Nel 2008, l’Agcm contestò che, sotto l’apparenza di un telequiz a premi, si pubblicizzava in realtà una vendita di loghi, suonerie e contenuti per cellulari, alla quale era possibile partecipare contattando da rete fissa le numerazioni a sovrapprezzo. Secondo l’Agcm, inoltre, la trasmissione si differenziava dalle telepromozioni normalmente in onda poiché l’obiettivo promozionale non era di immediata percezione per i telespettatori, in contrasto con il codice del consumo che dispone che la pubblicità deve essere chiaramente riconoscibile in quanto tale, per distinguerla dalle altre tipologie di comunicazione senza “finalità commerciali”. L’ingannevolezza dei messaggi era costata all’Edil servizi (assegnataria di numeri a sovrapprezzo) e a 3 emittenti (oltre a Sardegna 1 anche Canale 8 e Tele A) una sanzione di 41.100 euro ridotta a 21.100 per Sardegna 1 in relazione alle perdite di bilancio registrate.

Numerazioni a pagamento, Consiglio di Stato conferma sanzioni Antitrust e Agcomultima modifica: 2011-06-09T16:00:00+02:00da consumatori
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