Imposta/canone Rai. Le nuove lettere per scovare gli evasori: capovolta l’impostazione del Diritto italiano: presunzione di colpevolezza

tv.jpgdi Vincenzo Donvito

L’imposta piu’ odiata dagli italiani, il cosiddetto canone o abbonamento Rai, non smette mai di stupire. E notorio che si tratta di un’imposta per il possesso di un apparecchio atto a ricevere trasmissioni tv, concepita nel 1938 quando la tv praticamente non esisteva e che oggi, se applicata, dovrebbe comportare il pagamento dell’imposta anche per i possessori di un telefonino e/o videocitofono. Applicazione che ovviamente non viene fatta nelle abitazioni private e, soprattutto, negli uffici pubblici e privati per il possesso, per esempio, dei monitor del pc.
In questi giorni stanno arrivando le nuove lettere della Rai, che fa da esattore allo Stato per un’imposta che poi serve a finanziare il suo cosiddetto servizio pubblico. Riportiamo un significativo passaggio di queste lettere che stravolge l’impostazione del Diritto italiano e non solo, introducendo elementi di delinquenza e incivilta’ giuridica:

Imposta/canone Rai. Le nuove lettere per scovare gli evasori: capovolta l’impostazione del Diritto italiano: presunzione di colpevolezzaultima modifica: 2011-05-28T14:00:00+02:00da consumatori
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Un pensiero su “Imposta/canone Rai. Le nuove lettere per scovare gli evasori: capovolta l’impostazione del Diritto italiano: presunzione di colpevolezza

  1. Ricevo una richiesta di pagamento di € 67,38 per il periodo 09/2011 – 12/2011a titolo di nuovo abbonamento “speciale”. Naturalmente nn è scritto di che si tratti.Per quanto abbia cercato, par che riguardi associazioni, enti o attitività imprenditoriali.Sono un privato che ha il televisore nell’abitazione e che paga regolamente il famigerato canone annuale.In attesa, ringrazioP. De Ruggieri

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