Cessione filiali Intesa San Paolo a Cariparma, Consumatori: ignorati diritti dei clienti

intesa1.jpgda Help Consumatori

“Riteniamo vergognose ed inaccettabili le modalità con le quali è avvenuta la cessione di circa 85 filiali da parte di Intesa San Paolo a Cariparma Crédit Agricole”. E’ quanto dichiarano Elio Lannutti e Rosario Trefiletti, Presidenti di Adusbef e Federconsumatori, che esprimono i disagi e le difficoltà che questa operazione ha determinato per oltre 300.000 clienti interessati. “Particolarmente grave ed irresponsabile la mancata tempestività nell’informazione ai clienti: l’accordo, infatti, è stato siglato nel febbraio 2010, ma comunicato ai clienti soltanto nell’ultima settimana”.

Cessione filiali Intesa San Paolo a Cariparma, Consumatori: ignorati diritti dei clientiultima modifica: 2011-05-22T16:00:00+02:00da consumatori
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4 pensieri su “Cessione filiali Intesa San Paolo a Cariparma, Consumatori: ignorati diritti dei clienti

  1. iL’articolo non è del tutto corretto.i clienti sono stati avvisati dopo qualche settimana e non qualche settimana prima.praticamente a giochi già fatti.Hanno fatto in modo da non poter far scegliere al cliente se rimanere alla intesa s.paolo o cambiando sede.altrimenti l’avrebbero fatto buona parte dei clienti e la vendita dei CLIENTI, e sottolineo clienti, non delle sedi, non si sarebbe potuta quantificare.io avevo fatto un contratto con la Intesa S. Paolo, ora, il giorno che mi è arrivata la comunicazione sono andato ad un’altra sei Intesa s.p. per dire che avrei voluto fare un trasferimento del conto e mi hanno detto: lei non è più cliente s.paolo, se vuole può aprire un altro conto ma le condizioni di prima non ci sono più!

  2. e che dire dei dipendenti che sono trasferiti senza poter dire nulla ed ora si trovano ad affrontare orde di imbufaliti che giustamente chiedono conto e ragione di ogni cosa? la banca si sceglie non viene imposta .. .fra l’altro il sito di cariparma vs quello di san paolo fa pena … non si possono pagare bollettini di cc ed utenze (salvo telecom e enel … gli altri operatori non esistono) … neanche il bollo auto .. certo si può andare alla posta … nel 1995 …no nel 2011 !!!

  3. Sono un giovane che sono a Londra per imparare la lingua inglese, investendo in ciò, tempo ed energie proprie. Mi sono accorto del problema accedendo al sito per creare una carta virtuale. Tutto bloccato. Chiedo ad un mio amico la cortesia di ricaricarmi Skype per chiamare la Banca, in quanto io senza soldi per il disagio impressionante! Mi dicono che per la legge sull’antitrust la mia filiale di Milano è stata chiusa e che il conto è stato trasferito a Cariparma, che io non ho mai incontrato nè tanto meno conoscevo! Anche nel mio caso, a distanza di poche centinaia di metri da altre filiali dello stesso gruppo. Lamento all’operatrice, di non aver mai ricevuto dovute comunicazioni e, a verifica dell’indirizzo di invio della corrispondenza, ne emerge che sono state spedite ad un vecchio indirizzo, nonostante ne avevo aggiornato i dati dopo averlo cambiato. Il 16 giugno ho il volo da Londra per Milano e mi chiedo se era necessario sostenere delle spese per rientrare in Italia e cercare di risolvere questo disagio. Il mio intento è quello di rimanere nel gruppo Intesa per ragioni legate alla comodità nell’utilizzo dell’Home banking, alle operazioni dispositive, che in questo caso andrebbero confermate una ad una ogni volta con una telefonata e al fatto che non esistono le Carte di Credito virtuali per i pagamenti sicuri -la loro Carta di Credito Ricaricabile ha prestazioni e costi assolutamente anacronistici (confrontatela con quelle virtuali o la Paypal Ricaricabile)-, in oltre ci sarebbero pochi sportelli per prelievi Bancomat senza commissioni e la possibilità di farlo dagli sportelli del gruppo Intesa cesserà a fine 2011.Questa credo sia una situazione inaccettabile, che spero non si trasformi in un incubo per me e per chi è coinvolto allo stesso modo. Spero risolvere al meglio tutta questa faccenda senza dover ricorrere al patrocinio di nessuno!!

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