Cibi industriali, alleati o nemici di mamme senza tempo?

omogeneizzati.jpgda Help Consumatori – a cura di Silvia Biasotto

Omogenizzati, pastine, pappe pronte. Tutti i pro e i contro dei prodotti industriali destinati all’infanzia secondo l’opinione di due esperti: Paola Negri, presidente Ibfan Italia e Andrea Vania, presidente Ecog e Responsabile del Centro di Dietologia e Nutrizione Pediatrica.

Pratici alleati di mamme senza tempo o sottili inibitori dell’educazione nutrizionale dei nostri figli? Gli omogeneizzati, e con essi molti altri cibi industriali destinati all’infanzia, sono stati al centro di un vivace botta e risposta tra Ibfan Italia (organizzazione contro le pratiche scorrette di commercializzazione di alimenti sostitutivi del latte materno) insieme ad altre associazioni ed Ecog (European Childhood Obesity Group).

Tutto nasce dalla presentazione, lo scorso 24 febbraio, delle piramidi alimentari per la prima infanzia sviluppate da esperti dell’Università La Sapienza di Roma, quali Andrea Vania e Carlo Cannella, e diffuse con il patrocinio di numerose associazioni e organizzazioni di settore come l’Ecog. Ibfan Italia, in comunicato stampa congiunto con altre associazioni, punta il dito contro numerosi aspetti e messaggi contenuti nelle piramidi. Uno dei temi caldi toccati in questo botta e risposta è proprio l’opportunità, sotto diversi punti di vista, dell’uso nel divezzamento di omogeneizzati e altri prodotti industriali per bambini.

Cibi industriali, alleati o nemici di mamme senza tempo?ultima modifica: 2011-05-13T18:00:00+02:00da consumatori
Reposta per primo quest’articolo