di Anna De Gregorio
Dopo il terribile terremoto che ha colpito il Giappone e i conseguenti guasti avuti alle centrali nucleari di Fukuschima, si è diffusa una crescente preoccupazione anche in Italia. Infatti, nonostante le rassicurazioni degli esperti dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e del ministro della Salute, Ferruccio Fazio, si è venuta comunque a creare una sorta di psicosi radioattiva in numerosi cittadini. L’Ispra, che ha aumentato il monitoraggio dell’aria dal giorno del terremoto in Giappone e pone particolare attenzione alla presenza degli isotopi Cesio 137 e Iodio 131, segnala che le masse d’aria giunte in Europa hanno una “concentrazione di radioattività estremamente bassa, a livelli tali da risultare difficilmente rilevabile con i normali sistemi di misura, e comunque da ritenersi non rilevanti dal punto di vista radiologico”. Inoltre, non c’è nessun pericolo da contaminazione radioattiva neanche dalle persone che arrivano dal Giappone.