Quegli autovelox funzionavano sin troppo bene e così è dovuta intervenire la Guardia di Finanza.
E’ stato infatti grazie alle Fiamme Gialle di Brescia, in particolare la tenenza di Desenzano sul Garda, che si è scoperto l’ennesimo scandalo relativo alle macchinette che controllano la velocità.
In particolare è emerso che D.B, originario del salernitano ma residente a Desenzano, era riuscito a vincere appalti con diverse amministrazioni comunali sparse un po’ in tutta Italia utilizzando una cinquantina di apparecchi, due soli dei quali omologati. Le gare d’appalto erano fittizie e soprattutto il soggetto riscuoteva una percentuale sulle multe.
Il trucco era semplice: l’apparecchio era modificato in modo da registrare velocità del 15% superiori a quelle reali.
Così 82mila infrazioni, emesse da ben 146 amministrazioni comunali, per un valore di 11,5 milioni, rischiano di saltare.