Istituto Autodisciplina Pubblicitaria e discriminazione di genere in Tv: rimedi alla pubblicità che svilisce e toglie dignità alla donna. Il caso Ryanair

RyanAirJet.jpgda Aduc – di Claudia Moretti

Incredibile ma vero. Esiste anche in Italia (!), e pare funzioni anche bene, un organismo che giudica, sanziona, previene la pubblicità che inquina la televisione e non solo, con l’utilizzo di stereotipi svilenti e offensivi dell’immagine femminile. Si chiama Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) e sovraintende al rispetto del Codice di autodisciplina della Comunicazione Commerciale, contenente molte norme a tutela della corretta, leale e veritiera informazione commerciale.
Il Codice di Autodisciplina è vincolante per aziende che investono in comunicazione, agenzie, consulenti, mezzi di diffusione, le loro concessionarie e per tutti coloro che lo abbiano accettato direttamente o tramite la propria associazione, ovvero mediante la sottoscrizione di un contratto di inserzione. Fra i vari obblighi cui il firmatario si impegna, c’è anche quello che prevede la sottoscrizione di una sorta di clausola arbitrale per cui si è vincolati alle decisioni del Giurì, nonché alle ingiunzioni del Comitato di Controllo divenute definitive.
iap2.jpgInsomma, poiché ormai ogni contratto di inserzione pubblicitaria prevede la clausola di accettazione del Codice, si può affermare che grandissima parte della comunicazione commerciale trova in quest’ultima disciplina un filtro, preventivo o successivo, che limita e regola i messaggi o i prodotti pubblicitari proposti.

Il Codice in questione è assai lungo e articolato, ma chiaro e penetrante. Vi sono norme a tutela della dignità e della non discriminazione, a tutela dei minori, della salute e molto altro. Se ne rinvia la lettura direttamente sul sito ufficiale.

Istituto Autodisciplina Pubblicitaria e discriminazione di genere in Tv: rimedi alla pubblicità che svilisce e toglie dignità alla donna. Il caso Ryanairultima modifica: 2011-02-10T16:00:00+01:00da consumatori
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