Terremoti. 45% Italia a forte rischio

mappasismicaitalia.jpg‘La recente ordinanza del Consiglio dei ministri che prevede che per la prima volta, potranno essere utilizzati dei fondi per la mitigazione del rischio sismico in prevenzione e non in emergenza, rappresenta un fatto sintomatico in relazione a quell’auspicata inversione di tendenza nella politica di prevenzione dei rischi naturali’.
Lo sostiene il consigliere del Consiglio nazionale dei geologi Michele Orifici che ricorda che ‘tali fondi, seppur in prima battuta insufficienti perche’ parliamo di appena 44 milioni di euro, saranno assegnati sulla base di una scala di priorita’ e potranno essere utilizzati per studi di microzonazione sismica, propedeutica ad una migliore pianificazione territoriale, e per interventi strutturali su edifici pubblici e privati’.
Secondo Orifici ‘e’ auspicabile che questo nuovo indirizzo sulla prevenzione venga esteso a tutte le tipologie di rischio che incombono sul territorio nazionale’. Per dare l’esatta dimensione di quanto sia importante agire sulla prevenzione basta ricordare, come fa il responsabile della comunicazione del Consiglio nazionale dei geologi Antonio Gallitto, che ‘oltre il 45% del territorio nazionale e’ a forte rischio sismico e secondo l’attuale classificazione della sismicita’ suddivisa in quattro zone l’Italia si presenta con delle aree molto critiche al centro e al sud. ‘Soltanto nel Mezzogiorno, vivono oltre 14 milioni di persone in aree ad alta e media sismicita’ – si legge in una nota – tra la Campania e la Calabria, vivono oltre un milione e 400 mila abitanti esposti al rischio sismico, mentre in tutto lo Stivale abbiamo quasi 3 milioni di cittadini residenti in aree ad alta sismicita’ ‘.

Terremoti. 45% Italia a forte rischioultima modifica: 2011-02-04T14:00:00+01:00da consumatori
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