LA NORMA CHE NEGA LA RIVALUTAZIONE ISTAT DELL’INDENNIZZO AI DANNEGGIATI DA “SANGUE INFETTO” VIOLA LA COSTITUZIONE E LA CONVENZIONE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO

sangue.jpgda COMITATO LEGGE N. 210/92 PER UN’EQUA GIUSTIZIA MOLISE

Dopo il Tribunale di Reggio Emilia, anche il Tribunale di Parma ha ritenuto rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale sull’art. 11, commi 13 e 14 D.L. 78/10 convertito in legge n. 122/10.

Si tratta della ormai celeberrima norma con cui il Governo (essendo stata adottata con decreto legge poi convertito in legge ricorrendo alla “fiducia”) ha, con un tratto di penna, tolto ai propri cittadini la rivalutazione Istat della misera pensione che gli eroga dopo avergli inoculato (con trasfusioni di “sangue infetto” e vaccinazioni obbligatorie) il virus dell’epatite C e dell’AIDS.

E’ una norma che fa vergognare di essere cittadini di questo Stato.

Per fortuna su questa norma, a giudizio di chi scrive “mostruosamente” incostituzionale, si pronunceranno a breve sia la Corte Costituzionale che la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (presso cui sono stati presentati numerosi ricorsi individuali e collettivi).

LA NORMA CHE NEGA LA RIVALUTAZIONE ISTAT DELL’INDENNIZZO AI DANNEGGIATI DA “SANGUE INFETTO” VIOLA LA COSTITUZIONE E LA CONVENZIONE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMOultima modifica: 2011-01-13T10:00:00+01:00da consumatori
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