Internet in mobilità. Avere una scheda prepagata e ‘andare sotto’: l’Antitrust sanziona il ‘sottocredito’ di Tim

tim.jpgUn provvedimento da parte dell’Antitrust fa luce sul fenomeno del “sottocredito”: quando ad un utente di telefonia mobile con contratto prepagato viene consentito di andare ‘sotto’, utilizzando i servizi anche a credito esaurito. Una possibilità tutt’altro che positiva per gli utenti, i quali si accorgono di aver consumato oltre il pagato solo al momento della successiva ricarica, quando istantaneamente vengono scalati pochi o decine di euro.

Il disservizio avviene in particolare per i servizi dati, vale a dire connessioni Internet (Wap o protocolli più avanzati). L’istruttoria Antitrust ha riguardato Tim-Telecom Italia ed ha portato ad una sanzione di 90 mila euro.
È interessante la disamina dell’Autorità per la concorrenza e il mercato, come pure alcune implicite o esplicite ammissioni del gestore telefonico.
Scrive l’Antitrust:… occorre osservare che la caratteristica fondamentale dei prodotti prepagati (quali carte SIM e chiavette USB ricaricabili) è quella di consentire la fruizione di traffico telefonico e/o dati fino all’esaurimento del credito preventivamente acquistato. Per tale ragione, i suddetti prodotti si prestano ad essere utilizzati principalmente da consumatori che intendano usufruire di un meccanismo di controllo “esogeno” e sicuro della propria spesa massima. Di conseguenza, ammettere la possibilità di effettuare traffico anche al di sotto di tale “soglia” finisce per vanificare tale sistema di controllo e per determinare una modifica sostanziale della natura dei prodotti in questione.
Internet in mobilità. Avere una scheda prepagata e ‘andare sotto’: l’Antitrust sanziona il ‘sottocredito’ di Timultima modifica: 2010-12-31T14:00:00+01:00da consumatori
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