La sentenza della Corte di Cassazione a sezioni unite (n.18477 del 9 agosto) ha ribaltato la prassi che vuole l’unanimita’ dei proprietari per la modifica delle tabelle millesimali in un condominio.
La sentenza ha chiarito che la “delibera che approva le tabelle non si pone come fonte diretta dell’obbligo contributivo del condomino … ma solo come parametro di quantificazione dell’obbligo, determinato in base ad una valutazione tecnica”.
La delibera che approva le tabelle, per la Cassazione, sancisce “il risultato di un’operazione tecnica… ragion per cui il semplice riconoscimento che le operazioni sono state compiute in conformita’ al precetto legislativo non puo’ quantificarsi attivita’ negoziale”.
Ora, quindi, sara’ sufficiente la maggioranza di 501 millesimi e dei partecipanti all’assemblea.