I banchieri delle banche centrali collusi con le banche di affari,non cambiano mai ottica né le prospettive,dando per scontati i fallimenti bancari,come si evince dalla proposta di un’agenzia centrale per gestire i fallimenti delle banche.
Il presidente del Financial Stability Board e governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, intervistato al World Economic Forum di Davos, invece di proporre un’agenzia che abbia il potere, i fondi, il budget e la competenza per gestire i fallimenti, proponga un’autorità sovranazionale per evitare le crisi sistemiche derivanti dalla spinta dei facili guadagni e dal ricorso smisurato ai derivati.
Continuando a delegare agli stessi che hanno provocato i disastri finanziari,ossia banchieri centrali e grandi big del credito le regole per prevenire crisi sistemiche,i medesimi oligarchi che si riuniscono in segreto a Davos per mettere i bastoni tra le ruote alla dottrina Obama di maggiori regole e di una netta separazione tra banche che vogliono speculare con gli hedge fund e banche tradizionali che raccolgono il risparmio per finanziare la produzione e l’economia reale, non si rende un buon servizio all’armonizzazione delle regole globali.