di Maria Marangi
Una città sommersa di nome Buca. Con queste parole presso la sala Consiliare di Petacciato sabato 28 Novembre, ha aperto la conferenza la dott.ssa. Lucia Checchia specializzanda in”Archeologia beni culturali e turismo”.Laureata in “Scienze economiche e Sociali” e in” Scienze Turistiche”, nonché giornalista pubblicista collaboratrice del mensile info@consumatori e per la testata online “terza pagina”, incomincia un percorso di studi e ricerche che la porteranno con successo alla scoperta di testimonianze (differenti dalle ipotesi) dell’esistenza della città. Alla conferenza hanno partecipato illustri esponenti del suddetto ramo tra cui: la “Scuola di Specializzazione in medicina del Nuoto e delle Attività Subacquee presso l’Università di Chieti”, in rappresentanza dello scomparso Piergiorgio Data scopritore del porto di Atri e ordinario di fisiologia e fondatore della suddetta scuola. Presenti inoltre il fisiologo prof. Tommolino amico dello stesso Data, il Vice Sindaco Assessore alla cultura della cittadina di Petacciato, Guido Ragnicoli in rappresentanza di Sergio Cipolla per l’associazione” Insieme nel blu ”(sub presente al rilevamento) e altri esperti. In questa conferenza la dott.ssa. Checchia ha presentato filmati e riprese subacquee effettuate dal già citato prof. Data, che testimoniano la reale esistenza di Buca. Influente la descrizione della ricercatrice che ha ipnotizzato tutti i presenti con le sue esclusive informazioni,informazioni che molti hanno cercato di fare proprie. Nella sua presentazione l’esperta ha riferito ciò che è storia. Gli avvenimenti riconducono al IV e V secolo a.c. quando avviene l’insediamento lungo la costa molisana di abitanti chiamati “Frentani”. Di loro però non se ne conoscono le origini, le vicende raccontano che questo popolo fu soggiogato dai romani e che furono i fondatori delle città di Cliternia, Buca, Histonio e Hortona.
Buca per certezza è esistita fiorente nel 50 d.c. quando faceva parte della Regio IV Samnium nell’epoca di Traiano e Antonino Pio. Anche diversi storici antichi come Tolomeo,Plinio, Strabone erano concordi sull’esistenza della città pure se discordanti sull’ubicazione,ubicazione che ad oggi pone Buca a sud di Petacciato e a nord di Termoli tra il Trigno e il Biferno.
Nelle riprese subacquee le mura dell’antica città appaiono a tronco di cono, questo ha portato gli esperti ad attribuire la sua scomparsa ad una frana con relativo sprofondamento in mare. Questa ricerca quindi effettuata dalla dott.ssa. Checchia assume l’importanza che merita in quanto di considerevole rilevanza.
La scoperta di una città nascosta è un bene culturale che abbraccia non solo i molisani, ma l’intero paese, in quanto testimone di eventi susseguitesi nella storia.