ALLERGIA AL LATTE

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Novità sull’allergia al latte:grazie ad una tecnica messa a punto da un gruppo di ricercatori italiani si è scoperto che se ne può uscire. Lo studio, pubblicato su Annals of allergy, ashma & immunology, si basa sulla reazioni della pelle dei bimbi al prick test ( si “graffia” la cute con un ago contenente la sostanza in questione: se compare un pomfo, significa che il paziente è allergico). E’ stata studiata la circonferenza del pomfo: per ogni aumento di un millimetro, cresce la probabilità che l’allergia duri più a lungo. Nel 52,7 per cento dei casi presenti nei bambini, l’allergia si è risolta entro 23 mesi dalla diagnosi. I casi di maggiore persistenza, invece, si sono presentati associati ad asma. “Finora non si poteva prevedere il tempo necessario per il raggiungimento della tolleranza nei singoli bambini”, osserva Alessandro Fiocchi, direttore della divisione di Pediatria dell’ ospedale Macedonio Melloni di Milano. “Grazie a questo studio abbiamo identificato alcuni fattori associati a maggiori probabilità di ritardo nella guarigione ed ora stiamo mettendo a punto un modello matematico per capire quanto durerà l’allergia”. Questo servirà ad individuare il momento giusto per reintrodurre il latte ed a capire chi indirizzare verso il trattamento desensibilizzante, che risolve il problema con una sorta di “immunizzazione”. (Info: www.fbf.milano.it)

ALLERGIA AL LATTEultima modifica: 2009-11-17T10:00:00+01:00da consumatori
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