Per Adiconsum è indispensabile una moratoria per le famiglie in difficoltà e un accesso facilitato al credito.
Adiconsum ha presentato l’indice di rischiosità delle famiglie italiane.
Adiconsum ha elaborato un indice di rischiosità prendendo in considerazione 12 parametri (economico-sociali e finanziari): reddito medio pro-capite, Pil pro-capite, occupazione, povertà relativa, spesa media mensile, sfratti, prestiti, credito al consumo, finanziamento acquisto abitazioni, sofferenze, depositi bancari, protesti.
Tra i dati negativi spiccano:
- quasi il 30% di povertà relativa in Sicilia;
- il raddoppio dei protesti in un solo semestre e l’aumento dell’importo medio
- la riduzione del risparmio
- l’aumento delle sofferenze bancarie
Tutti i valori presi in esame sono peggiorati rispetto al periodo precedente, a dimostrazione di come la crisi stia arrivando a colpire sempre più le famiglie.
Cosa fare?
Per Adiconsum la situazione riscontrata obbliga ad intervenire sicuramente sul comparto creditizio-finanziario: le norme che entreranno in vigore tra oggi e l’aprile 2010 saranno determinanti: trasparenza, revisione tassi usura, direttiva credito ai consumatori, mediazione creditizia, arbitro bancario finanziario.
Ma non basta. Per aiutare le famiglie Adiconsum chiede ulteriori misure concrete quali:
- l’estensione della moratoria sui mutui e sulle bollette delle utenze domestiche alle famiglie
- la rapida attuazione delle norme già emanate (v. Fondo Gasparrini per la sospensione delle rate dei mutui)
- la riattivazione del Fondo di garanzia sul credito al consumo (del Ministero dello Sviluppo Economico) ampliandone il ricorso oltre il limite dei 3.000 euro
- la creazione di un Fondo per l’accesso al credito dei lavoratori precari.