VENDITE AL DETTAGLIO: CODACONS, PREZZI DEVONO SCENDERE DEL 20%

da Codacons

pre.jpgSecondo i dati resi noti dall’Istat le vendite al dettaglio nel mese di luglio hanno registrato un calo del 2,6% rispetto allo stesso mese dello scorso anno e dello 0,4% rispetto a giugno 2009. Per il Codacons “e’ interessante il dato rispetto alla forma distributiva. Il minor calo delle vendite nella grande distribuzione (-0,8%) rispetto ai negozi tradizionali (-3,7%), e’ la dimostrazione che se i commercianti non vogliono perdere sistematicamente clienti a favore della grande distribuzione, finendo per abbassare le saracinesche, devono ridurre i prezzi almeno del 20%”. Inoltre, la diminuzione del 2,1% di prodotti necessari come gli alimentari secondo l’associazione di consumatori “e’ la dimostrazione che chi, come il Governo, crede che la crisi sia ormai finita e non ci sia bisogno di fare nulla per rilanciare i consumi, ha preso lucciole per lanterne, come dimostrano i dati di oggi. Prima che i consumi delle famiglie italiane ritornino ai livelli pre-crisi bisognera’ attendere almeno fino al 2013, se non si fara’ nulla per rilanciarli”. Ecco perche’ il Codacons “ha accusato il Governo di aver fatto una finanziaria vuota che non contiene alcun provvedimento a favore dei consumatori. Non solo non e’ prevista alcuna politica dei redditi, ma non e’ stata presa nemmeno una misura per favorire maggiore concorrenza e trasparenza nel mercato (triplo prezzo, vendita diretta, vendite sottocosto libere, orari liberi, aperture domenicali libere, carburanti nella grande distribuzione?)”.

VENDITE AL DETTAGLIO: CODACONS, PREZZI DEVONO SCENDERE DEL 20%ultima modifica: 2009-09-28T10:00:00+02:00da consumatori
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