CRISI. SI DA A BANCHE E AD IMPRESE. NULLA ALLE FAMIGLIE.

da Federconsumatori

crisi.gifIn questa fase, dove ormai tutti tranne uno, definiscono gravissima e che è stata anche certificata dal DPEF vi è una richiesta pressoché generalizzata di aiuti ed agevolazioni a partire da interventi di detassazione e di defiscalizzazione. Dal Governo vengono risposte il più delle volte insufficienti, ma tutti in direzione dell’offerta di mercato quali: da meno fisco per Banche e meno tasse per le imprese che investono ed a nuovi e meno pesanti studi di settore ed addirittura a scandalosi condoni per chi evade.

Ma per chi soffre maggiormente questa crisi, le famiglie a reddito fisso da lavoro e pensione, e che vedrà ulteriormente ridotto il proprio potere di acquisto a causa di mancati introiti per cassa integrazione e licenziamenti, di 860 Euro annui, non si fa praticamente nulla tranne la costituzione della social card e del Bonus famiglia per la risibile ed ininfluente cifra di circa 850 MLN di Euro. Quindi, nessun aiuto sul lato della domanda che in questa fase di fortissima contrazione dei consumi, si veda anche quelli ultimi disastrosi e relativi al Turismo per cui solo il 42% delle famiglie faranno vacanze, fanno si che oltre al peggioramento della qualità della vita non si avrà quella auspicata inversione di tendenza che tutti auspichiamo. Se veramente si vuole risollevare l’economia del nostro Paese e rilanciare i consumi c’è bisogno di azioni concrete, a partire da:

– una detassazione del reddito fisso, lavoratori e pensionati, per almeno 100 Euro al mese;

– un sostegno ai redditi dei lavoratori precari allontanati dal ciclo produttivo;

– diminuire prezzi e tariffe di almeno il 20% ed avviare seri controlli sulle tariffe, a partire da quelle dei carburanti ed autostrade.

CRISI. SI DA A BANCHE E AD IMPRESE. NULLA ALLE FAMIGLIE.ultima modifica: 2009-07-18T10:04:27+02:00da consumatori
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