DIGITALE TERRESTRE: Cosa cambia per le emittenti

di Fabrizia Rosati

dgtv.jpgIl progressivo passaggio alla tv digitale, che dovrebbe essere completato entro il 2012, ha introdotto di fatto numerosi cambiamenti oltre che per gli utenti anche per gli addetti ai lavori.

Tra le questioni da risolvere il ruolo dei vari operatori all’interno del nuovo scenario digitale che si va delineando. Ma se le più importanti emittenti italiane come Rai e Mediaset hanno cominciato le prime programmazioni in digitale, con il passaggio rispettivamente di RaiDue e Retequattro sulle frequenze digitali, alcune emittenti locali si dichiarano preoccupate per la possibile perdita delle posizioni acquisite derivanti dal passaggio in digitale.

Attualmente, non esiste ancora un accordo formale tra i vari operatori per l’assegnazione della numerazione dei canali, necessario secondo le emittenti locali per garantire loro una certa visibilità anche sulle frequenze digitali. Per ragioni di tipo tecnico, come la presenza della numerazione automatica in alcuni decoder per la ricezione del digitale, molte emittenti locali rischierebbero di avere una numerazione successiva al 35 impedendo così di farsi conoscere al pubblico.

DIGITALE TERRESTRE: Cosa cambia per le emittentiultima modifica: 2009-06-26T10:00:00+02:00da consumatori
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