UOVO DI PASQUA. ATTENTI ALLA QUALITA’ DEL CIOCCOLATO

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di Fabrizia Rosati

fabrizia blog buona.jpgQuando si acquista l’uovo di Pasqua bisogna fare particolare attenzione alla qualità del cioccolato. Nel 2003 sono infatti entrate in vigore le nuove regole sull’etichettatura che stabiliscono innanzitutto che il cioccolato non presenti sostanze adulterato e nocive e che l’etichetta sia indice di genuinità del prodotto. In particolare la dizione cioccolato puro è riservata solo a quello che non contiene oli tropicali o altri grassi vegetali. Inoltre, il cioccolato contenente oli tropicali o grassi vegetali diversi dal burro di cacao deve riportare obbligatoriamente la dicitura ‘contiene altri grassi vegetali oltre al burro di cacao’, ben visibile e chiaramente leggibile”. Per quanto riguarda aggettivi che danno l’idea di una maggiore qualità del cioccolato, le caratteristiche devono essere davvero migliori. Ad esempio, come fa notare l’Unione Nazionale Consumatori, il cioccolato ‘finissimo’ o ‘superiore’ deve avere almeno il 43% di cacao, anziché il 35%. Al contrario, se nell’elenco degli ingredienti è dichiarato ‘cioccolato comune’, la qualità è più scadente poiché il cacao è il 25% e l’uovo deve costare di meno”.
Infine c’è il cioccolato al latte, con il quale può essere anche fatto l’uovo di Pasqua: questo deve contenere almeno il 25% di cacao e il 14% di latte, anche in aggiunta con la panna.

UOVO DI PASQUA. ATTENTI ALLA QUALITA’ DEL CIOCCOLATOultima modifica: 2009-04-11T14:01:00+02:00da consumatori
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